Susan Lynch nel ruolo di Elizabeth Stride nel film From Hell |
E' dell'opinione che la Stride non sia una vittima dello Squartatore, ad esempio, Donald Rumbelow che nel suo libro The Complete Jack the Ripper sostiene che l'assassinio della Stride sia profondamente diverso da quello delle altre quattro vittime "canoniche" per il fatto che la donna non è stata sventrata, ma solo sgozzata, e che il coltello usato per ucciderla era più corto di quello usato negli altri casi e dalla punta arrotondata.
La sera dell'omicidio la Stride fu vista da vari testimoni in compagnia di un uomo di statura media e dall'aspetto distinto per almeno un'ora dalle 23:45 alle 00:45. L'uomo baciava e abbracciava la Stride e i testimoni ricordano di averlo sentito dire You would say anything but your prayers e poco prima di separarsi la Stride gli avrebbe detto Not tonight, some other time. Secondo Rumbelow, quindi, la Stride era dapprima in compagnia di un uomo innamorato di lei che le chiese una prestazione sessuale, ma la donna rifiutò probabilmente perché aveva appuntamento con un altro uomo con cui invece aveva una relazione. Rumbelow continua sostenendo che la Stride avrebbe quindi incontrato la persona che aspettava, con la quale intraprese un litigio. L'uomo con cui stava litigando l'avrebbe quindi preterintenzionalmente uccisa. Questa teoria si basa anche sulla testimonianza di un immigrato ungherese, Israel Schwartz, che assistette alle prime fasi dell'aggressione, in cui vide l'uomo gettare a terra Elizabeth, avendo l'impressione che si trattasse di una lite domestica. Rumbelow arriva ad ipotizzare che il miglior candidato come omicida della Stride sia l'uomo con cui conviveva: Micheal Kidney.
In realtà la teoria di Rumbelow ha molte lacune. Anzitutto, non si capisce come sia possibile uccidere una persona in modo preterintenzionale sgozzandola. In secondo luogo non ci sembra realistico attaccare il proprio partner con un coltello durante una lite domestica, le prime armi sarebbero in quel caso le mani e i piedi. Inoltre il taglio alla gola della Stride era coerente con quello delle altre quattro vittime per lunghezza e profondità. Il taglio iniziava circa sei centimetri (due pollici e mezzo) sotto alla mandibola dal lato sinistro per terminare quattro centimetri (un pollice e mezzo) sotto l'estremità destra, e sul lato sinistro ha reciso la carotide alla vittima.
John Douglas nel libro The Cases That Haunt Us propone una spiegazione migliore: l'uomo con cui la Stride stava litigando potrebbe non essere il suo assassino. Questa ipotesi sebbene molto realistica viene completamente ignorata da Rumbelow. La donna potrebbe essere scappata dall'uomo con cui litigava e aver dopo incontrato lo Squartatore. Altrimenti dovremmo immaginare, sempre secondo Douglas, che la Stride sia caduta vittima di un altro killer, forse un imitatore. Ma è estremamente improbabile che questo sia successo a pochi minuti di distanza da un omicidio del vero Squartatore e anche nelle prossime vicinanze.
Secondo Douglas la Stride non è stata mutilata perché l'assassino è stato interrotto dall'arrivo di Louis Diemschutz, del resto se l'assassino non è l'uomo con cui Elizabeth è stata vista litigare, l'omicida ha avuto meno tempo per ucciderla del quarto d'ora tra le 00:45 e l'1:00 ipotizzato da Rumbelow. Non avendo potuto completare la propria opera, lo Squartatore ha dovuto cercare un'altra vittima su cui sfogare i propri istinti e la trovò in Catherine Eddowes. Non esiste una spiegazione per l'uso del coltello diverso, ma forse non serve: l'omicida poteva averne con sé due diversi per qualunque motivo, magari erano i suoi strumenti da lavoro.
John Douglas conclude la propria analisi dell'argomento dicendo di ritenere più probabile che la Stride sia una vittima dello Squartatore e anche noi riteniamo più credibile questa ipotesi.
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