giovedì 16 novembre 2017

Paul Begg - Jack The Ripper: The Definitive Story

Paul Begg è uno dei più famosi, affidabili e prolifici autori che hanno scritto volumi e articoli sugli omicidi di Whitechapel. Tra i suoi libri più famosi troviamo quello pubblicato nel 2002 con il titolo Jack The Ripper: The Definitive Story che a dispetto del titolo forviante non ha lo scopo di narrare dettagliatamente gli omicidi di Jack lo Squartatore ma di fornire un contesto storico e sociale in cui i fatti si sono svolti.

Il libro ha quindi un approccio insolito ed è molto prezioso proprio per questo. Il primo capitolo racconta la storia dell'East End, e di conseguenza di Londra, dalla fondazione romanica fino alla fine del diciannovesimo secolo. Alternandolo alle storie degli omicidi di Whitechapel, partendo da Emma Smith uccisa probabilmente da una gang di strada, narra il contesto di povertà, disoccupazione, sovrappopolamento dovuto alla rapida espansione in cui versava l'East End in un periodo in cui si temeva che da lì potessero nascere moti rivoluzionari.

L'autore spiega anche quali conseguenze sociali abbiano avuto gli undici omicidi di Whitechapel che hanno, ad esempio, portato numerosi proprietari di abitazioni a vendere le proprie case nel quartiere malfamato provocando quindi un calo dei prezzi degli immobili. Begg descrive anche in dettaglio come la polizia al tempo godesse di scarsa considerazione tra il popolo o come gli omicidi abbiano peggiorato questa situazione.

Uno dei punti fondamentali trattato da Begg è quanto fosse diffusa la prostituzione al tempo e gli effetti nefasti che questa ebbe sulla società. Ed essa viene anche in parte imputato lo scarso risultato militare conseguito dalla Gran Bretagna nella guerra di Crimea, poiché molti dei militari erano malati di malattie veneree contratte dopo avere frequentato prostitute. Per fare fronte alla situazione lo stato promulgo delle leggi, molto contestate dal popolo e dalla stampa, chiamate Contagious Disease Acts che inasprivano le pene per gli abusi sessuali, stringevano la normativa sulla prostituzione e stabilivano che donne sospettate di essere prostitute potevano essere forzatamente sottoposte a controlli sanitari.

L'autore spiega anche il ruolo centrale che ebbero la stampa e le presunte lettere inviate dall'assassino nel rendere popolare i casi di cronaca nera in un paese in cui l'alfabetizzazione si stava diffondendo sempre più.

Intrecciato alla descrizione del contesto sociale troviamo comunque anche il racconto degli omicidi attribuiti allo Squartatore e una presentazione sintetica dei principali sospettati.

In sintesi, la particolarità di questo volume sta quindi proprio nell'angolazione atipica che l'autore decide di adottare narrando le caratteristiche principali della società in cui i fatti si sono svolti mentre narra senza entrare in dettagli estremi gli omicidi avvenuti a Whitechapel in quegli anni, e proprio per questa scelta è un complemento fondamentale che non può mancare nelle biblioteche di chi si occupa degli omicidi dello Squartatore.