Estratto da The Lighter Side of My Official Life di Sir Robert Anderson

Al mio ritorno trovai il panico causato da Jack lo Squartatore in pieno vigore. Quando gli imperturbabili inglesi vanno nel panico abbandonano moderazione e buon senso. Se l’insensatezza avesse un peso, le insensatezze che furono dette e scritte su questi omicidi affonderebbero una corazzata monocalibro. L’argomento è sgradevole e ne scrivo con riserva. Ma è sufficiente dire che le vittime infelici appartenevano a una classe molto piccola di donne degradate che frequentavano le strade dell’East End dopo mezzanotte, allo scopo di adescare degli ubriaconi tardivi, o uomini degradati come loro. Trascorsi il giorno del mio ritorno in città, e metà della notte successiva, a reinvestigare l’intero caso, e il giorno dopo tenni una lunga conferenza sull'argomento con il Segretario di Stato e il Commissario Capo della Polizia. “Sei responsabile di trovare l’assassino,” fu il saluto che mi rivolse il Signor Matthews [Segretario di Stato per gli affari interni, N.d.T.]. Per risposta rifiutai la responsabilità. “Mi ritengo responsabile,” dissi “di mettere in atto ogni mezzo legale per trovarlo.” Ma continuai dicendo che le misure impiegate fino ad allora erano, secondo me, completamente indifendibili e scandalose; perché queste tristi donne facevano i loro affari sotto la sicura tutela della polizia. Facciamo in modo che la polizia di quel distretto, suggerii, arresti tutte le “donne di strada” conosciute che venissero trovate in giro dopo mezzanotte, o in alternativa informiamole che la polizia non le proteggerà. Sebbene la prima ipotesi sarebbe stata clemente per la piccola classe di donne che ne sarebbe stata toccata, fu ritenuta troppo drastica, dovetti adottare la seconda.

Comunque il fatto può essere spiegato, è un dato di fatto che nessun altro omicidio della serie di “Jack lo Squartatore” fu commesso per le strade.1 L’ultimo e il più orribile dei crimini del maniaco fu commesso in una casa di Miller’s Court il 9 di novembre. E le circostanze di quel crimine eliminarono tutte le teorie degli “Sherlock Holmes” dilettanti di quell’epoca.

Non serve essere uno Sherlock Holmes per capire che il criminale era un maniaco sessuale di tipo virulento; che viveva nelle immediate vicinanze delle scene degli omicidi; e che, se non viveva del tutto da solo, i suoi familiari sapevano delle sue colpe, e rifiutarono di consegnarlo alla giustizia. Durante la mia permanenza all’estero la polizia ha condotto una ricerca porta-a-porta per trovarlo, investigando su ogni uomo nel distretto che fosse nelle condizioni di uscire e tornare e sbarazzarsi delle macchie di sangue in segreto. E la conclusione a cui giungemmo fu che lui e la sua gente erano sicuramente ebrei polacchi di classe povera; ed è un fatto notevole che le persone di quella classe nell’East End non consegnerebbero uno dei loro alla giustizia dei Gentili.

E il risultato provò che la nostra diagnosi era giusta sotto ogni punto. Posso dire che gli “omicidi irrisolti” sono rari a Londra, e i crimini di “Jack lo Squartatore” non ricadono in questa categoria. E se la polizia qui avesse gli stessi poteri che ha la polizia francese, l’assassino sarebbe stato consegnato alla giustizia. Scotland Yard può vantarsi del fatto che nemmeno gli ufficiali subordinati del dipartimento raccontano le storie fuori da scuola, e sarebbe sbagliato che fossi io a violare le regola non scritta. Quindi qui aggiungerò solo che la lettera di “Jack lo Squartatore” che è conservata al museo della polizia nella nuova Scotland Yard è la creazione di un intraprendente giornalista londinese.

Visto l’interesse su questo caso, sono quasi tentato di svelare l’identità dell’assassino e dell’uomo della stampa che ha scritto la lettera di cui sopra. Ma non ci sarebbe nessun beneficio pubblico se lo facessi, e la tradizione del mio vecchio reparto ne soffrirebbe. Aggiungerò solo che l’unica persona che ha mai avuto una buona visuale dell’assassino ha identificato il sospetto senza esitazione la prima volta che le è stato mostrato; ma ha rifiutato di testimoniare contro di lui.

Nel dire che era un ebreo polacco sto semplicemente asserendo un fatto accertato. E le mia parole vogliono specificare una razza, non una religione. Perché farebbe infuriare qualunque sentimento religioso parlare della religione di una creatura ripugnante i cui vizi completamente innominabili lo hanno ridotto a un livello inferiore a quello dei bruti.

1 Sto qui assumendo che l’omicidio di Alice M’Kenzie [sic] avvenuto il 17 luglio del 1889 fu commesso da un’altra mano. Ero assente da Londra quando avvenne, ma il Commissario Capo investigò il caso in loco e decise che era un omicidio ordinario, e non il lavoro di un maniaco sessuale. E il caso di Poplar [la morte di Rose Mylett, N.d.T.] nel dicembre del 1888 fu una morte per cause naturali, e se non fosse stato per il panico di “Jack lo Squartatore”, nessuno avrebbe pensato che fosse un omicidio.

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