giovedì 16 maggio 2019

The Jack the Ripper tour with "ripper visions": un'esperienza da non fare

Sono a Londra per lavoro, ho una serata libera. Quale occasione migliore per un tour su Jack the Ripper? Il prezzo di 15€ è allettante, il bizzarro titolo The Jack the Ripper tour with "ripper visions" mi incuriosisce e quindi quando esco dalla metropolitana alla fermata di Aldgate East sono armato delle migliori aspettative.

La guida si presenta come Andre, senza indicare il cognome e si autodefinisce un ripperologo di lunga esperienza, senza specificare a quali testi o documentari abbia partecipato. Strano; ma in fondo non troppo. E comunque basta una ricerca su Google per scoprire il cognome, perché di Andre sedicenti ripperologi ce n'è uno solo.

Il tour inizia puntuale alle 19:30 e Andre ci conduce tra le strade di Whitechapel mostrando i luoghi in cui sono state trovate le vittime canoniche e anche altri significativi per la vita dell'epoca, come i vicoli dove le prostitute vittoriane adescavano i clienti o il mercato di Petticoat Lane.

Arrivati a Mitre Square la guida ci parla anche del graffito di Goulston Street, alla mia domanda se non ritenga che la scritta sia scollegata dagli omicidi risponde che non può essere perché i Juwes sono tre personaggi della cultura massonica di cui parlerà dopo. Oh, no... ma davvero vuole propinarci questa sciocchezza?

Purtroppo questo è solo l'inizio di una serie di stupidaggini davvero notevoli. Andre continua dicendo che Mitre Square e il Ten Bells sono posti stregati dove avvengono fatti inspiegabili, dice che lo Squartatore ha asportato il cuore di Mary Kelly (fatto non accertato in base ai rapporti dei medici legali) e che l'assassino ha compiuto rituali massonici sulle sue vittime.

Appena prima del termine del tour la guida dice che sta per esporre la propria teoria sull'identità dell'assassino e chiede a chi sta riprendendo con telecamere di interrompere, perché ciò che sta per dire è protetto da copyright. Ma la sua teoria è la stessa di Stephen Knight (citato esplicitamente), è vecchia di più di quarant'anni e vuole che William Gull, medico della regina, sia l'esecutore materiale degli omicidi per mettere a tacere le cinque donne le quali custodivano un segreto indicibile per la famiglia reale, cioè che il principe Alberto aveva una relazione con una donna irlandese cattolica da cui aveva avuto una figlia.

Ovviamente la guida nel proporre questa teoria, a cui non crede nessuno tra i veri ripperologi, non si domanda come sia possibile che l'assassino avesse 72 anni al momento degli omicidi, o se un messo della corona non avesse mezzi adeguati che non lo costringessero a pulire la lama del coltello e gettare lo straccio in un antro o per quale motivo ci abbia messo due mesi e mezzo ad uccidere cinque donne se il motivo era solo quello di ridurle al silenzio.

Non poteva mancare un riferimento alla famiglia Sickert e in particolare a Joseph Sickert di cui la guida dice di essere stato buon amico e che gli avrebbe confermato i fatti come riportati da Stephen Knight.

Io forse ero l'unico del gruppo a conoscere l'argomento, ma le altre quasi trenta persone probabilmente sono tornate a casa credendo che William Gull sia un assassino. Pensavo che i tour servissero a chiarire i fatti e sgombrare il campo dalle dicerie: purtroppo questo sembra fatto invece proprio per diffondere leggende metropolitane della peggior specie.

Peccato. Se capitate a Londra cercate un altro tour. Non fatevi attirare dal prezzo basso: sentireste solo cose già sentite e molte di queste sono anche sbagliate.