martedì 8 febbraio 2022

La morte di Rose Mylett

Nella notte tra il 19 e il 20 dicembre del 1888, poco più di un mese dopo l'omicidio di Mary Jane Kelly, la prostituta Rose Mylett, nata nel 1859 con il nome di Catherine Millett o Mellett, fu trovata morta in Clarke's Yard, tra i numeri 184 e 186 di Poplar High Street nell'East End di Londra. Alle 19:55 del 19 dicembre, la donna fu vista da un infermiere notturno che lavorava presso il Poplar Union Infirmary di nome Charles Ptolomey proprio nella zona dove sarebbe stata trovata cadavere qualche ora dopo insieme a due marinai; Ptolomey la sentì dire "No, no no!" varie volte ai due uomini.


Varie ore dopo, tra l'1:45 e le 2:30 della notte, Alice Graves, una prostituta che conosceva Rose, la vide passare davanti al George pub, su Commercial Street, in compagnia di due uomini, non è noto se siano gli stessi con cui era poco prima delle 20 o altre persone. Alice riportò che Rose sembrava ubriaca e che faceva fatica a camminare, al contrario dei due uomini dei quali non era sicura se fossero in stato di ebbrezza come Rose. Da allora nessuno vide più Rose Mylett viva e alle 4:15 due poliziotti, il sergente Robert Golding e l'agente Barrett, la trovarono stesa a terra a circa trenta centimetri dal muro, appoggiata sul fianco sinistro con la guancia contro il pavimento, morta. Sulla scena intervenne il medico legale George James Harris che dichiarò la donna deceduta e autorizzò la rimozione del cadavere. All'obitorio il corpo venne esaminato dal dottor Curtain T. Chivers che rilevò dei segni sul collo che facevano supporre che Rose fosse morta per strangolamento. I medici legali Brownfield e Harris condussero l'autopsia il giorno seguente e confermarono che la causa della morte era con ogni probabilità lo strangolamento.

I due medici sostennero che Rose Mylett era stata uccisa intenzionalmente con una corda non più di quarantacinque minuti prima di essere rinvenuta cadavere e che, contrariamente alla testimonianza di Alice Graves, non aveva assunto alcol nelle ore precedenti il decesso. Questa conclusione colse di sorpresa la polizia, che invece riteneva che Rose Mylett fosse morta per cause naturali, restando incastrata con il collare del proprio vestito in qualche oggetto e finendo per strangolarsi da sola. Del resto, sostenne la polizia, non c'erano sulla scena segni di lotta, il corpo stesso non ne riportava, la donna non aveva la lingua protrusa come nei casi di omicidio per strangolamento, e nessuno nella zona aveva udito urla o rumori.

Anche i medici legali che visitarono il cadavere giunsero a conclusioni contrastanti. Il coroner che condusse l'inchiesta, Wynne Baxter, concordava con il fatto che si trattasse di omicidio, mentre il celebre dottor Bond, che esaminò il corpo su richiesta dell'assistente commissario Robert Anderson, concluse che si era trattato di un incidente. Ciò che creò più problemi alla polizia fu non solo che il caso venisse trattato come un omicidio, ma che la stampa ipotizzasse che Rose Mylett fosse una vittima di Jack lo Squartatore per il solo fatto che l'omicidio era avvenuto quando il terrore del serial killer di Whitechapel era ancora vivo nella memoria delle popolazione e che anche lo Squartatore strangolava le proprie vittime prime di mutilarle. Ovviamente i parallelismi finiscono qua e sono molto deboli.

La giuria diede ragione ai medici legali, emettendo un giudizio di omicidio contro ignoti. Anderson, al contrario, scrisse nelle sue memorie che se non fosse stato per i recenti fatti dell'East End nessuno avrebbe ipotizzato che si trattasse di omicidio.

L'unica cosa ad oggi certa è che la morte di Rose Mylett non ha nulla a che fare con Jack lo Squartatore. Come la donna sia morta resta un mistero dopo oltre centrotrent'anni.


Fonti:
  • "The Ultimate Jack the Ripper Sourcebook" di Evans Skinner e Stewart P. Evans
  • "Jack the Ripper - the Facts" di Paul Begg
  • "Jack the Ripper - the Forgotten Victims" di Paul Begg e Paul Bennett
  • Casebook

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