mercoledì 17 marzo 2021

I quattro finali della serie televisiva Jack the Ripper del 1988

Una delle più famose trasposizioni filmiche degli omicidi di Whitechapel è la serie televisiva Jack the Ripper del 1988 che vede Michael Caine nel ruolo dell'ispettore Frederick Abberline. La serie, trasmessa in Italia con il titolo di La Vera Storia di Jack lo Squartatore, è godibile dal punto di vista cinematografico, ma si prende molte libertà dal punto di vista narrativo alcune delle quali sono molto ingenue, come il rilievo che viene dato all'attore Richard Mansfield come possibile sospettato solo per la sua capacità di trasformarsi sul palco (in base a questo ragionamento, qualunque attore al mondo sarebbe un potenziale serial killer).

Della serie sono stati girati quattro finali con quattro differenti colpevoli, almeno questo è ciò che sostiene la stampa anche se i tre che non sono finiti nel montaggio definitivo non sono mai emersi in più di trent'anni, il che fa pensare che in realtà non esistano. In ogni caso i quattro finali sono stati riportati nella novelization della serie scritta da Mark Daniel. Oltre a William Gull, che è lo Squartatore nella serie TV, gli altri tre presunti colpevoli sono l'attivista George Lusk, l'ispettore John Spratling e il principe Alberto, nipote della Regina Vittoria. Il primo adduce come propria motivazione il voler creare scompiglio sociale e far cadere l'oligarchia. Il secondo è mosso da odio verso le prostitute sulla base di motivazioni religiose. Il terzo odia le prostitute in quanto sostiene di stare morendo per colpa loro, evidentemente sottintendendo di aver contratto una malattia venerea. Nessuno dei tre risponde alle domande più ovvie che scaturirebbero da motivazioni tanto strampalate, ovvero perché abbiano deciso di colpire proprio a Whitechapel e in un arco temporale così lungo.

I tre finali alternativi non sono quindi meno risibili di quello scelto dagli autori. George Lusk è forse un candidato meno assurdo degli altri due, ma anche se nella serie TV viene ritratto come un violento marxista nella realtà era invece un uomo pacifico.

Gli altri finali, quindi, non avrebbero salvato la serie da un epilogo che in parte la rovina. Purtroppo resta una buona opera artistica, ma nulla di più.

Nessun commento:

Posta un commento