Il nome Jack fu mutuato da quello di Spring-Heeled Jack, un personaggio che oggi appartiene al folklore vittoriano e che non è mai stato individuato chiaramente. Dagli anni 30 del diciannovesimo secolo fino ai primi anni del 1900 si diffusero racconti di persone, soprattutto donne, che riportavano di essere state aggredite da un essere mostruoso, con mani artigliate e che indossava un casco e un mantello nero. L'uomo fu chiamato Spring-Heeled Jack (letteralmente Jack dai Tacchi a Molla, ma di norma tradotto come Jack il Saltatore) per la sua capacità di fuggire rapidamente senza lasciare tracce di sé. Ad oggi non è noto se Spring-Heeled Jack sia stato un personaggio reale o solo il frutto della fantasia di persone che attribuivano a un essere mostruoso delle aggressioni compiute dalla microcriminalità locale.
Una strada periferica di Liverpool nel 1933. Fonte Liverpool Echo |
La parola Ripper deriva invece da una gang che colpiva con aggressioni e omicidi nella città di Liverpool armata di coltelli e cinture proprio negli anni 80 del 1800 e che era chiamata High Rip Gang. La loro notorietà era tale che altre gang con lo stesso nome nacquero in altre città della Gran Bretagna e una di queste operava proprio nell'East End di Londra; infatti i decessi di Martha Tabram e Polly Nichols furono dapprima attribuiti alla High Rip Gang. Tuttora è probabile che siano stati loro gli assassini di Emma Smith.
Combinando quindi i nomi di questi due criminali dell'epoca, l'autore della lettera Dear Boss creò il nome Jack the Ripper.