sabato 28 novembre 2020

L'omicidio di Johnny Gill

Nel dicembre del 1888, pochi mesi dopo le famigerate gesta di Jack lo Squartatore, un altro omicidio scosse l'Inghilterra vittoriana: quello del piccolo Johnny Gill di soli sette anni nella città di Bradford.

Johnny era il primo figlio di Thomas Gill, un vetturino della zona, e di sua moglie Mary Ann, la coppia aveva in totale quattro figli. Il 27 dicembre Johnny uscì presto come era solito fare per accompagnare il lattaio locale, il ventitreenne William Barrett, nel suo giro di consegne. Il ragazzino non tornò mai più a casa. La famiglia si allarmò non vedendolo tornare e contattò la stampa locale e la polizia; l'ultimo ad aver visto Johnny era quindi stato il lattaio, il quale però dichiarò alla famiglia che il bambino aveva deciso di tornare a casa da solo appena prima dell'ultima consegna e che quindi non aveva informazioni utili per rintracciarlo.


Le ricerche incessanti e le indagini furono vane per i primi due giorni, fino a quando la mattina del 29 dicembre l'assistente del macellaio locale Joseph Buckle entrò nella stalla del suo capo per prendere uno dei cavalli e in una delle rimesse trovò un fagotto di vestiti, sotto al quale si celava il cadavere smembrato di Johnny Gill. Il bambino era stato orrendamente mutilato, sventrato e fatto a pezzi. La causa del decesso erano due ferite al petto, ma gli abiti non presentavano tagli, quindi il bambino era stato spogliato prima di essere ucciso; inoltre l'ano e il pene mancavano tra gli organi sparsi sulla scena del ritrovamento.

Si diffuse subito la voce in città che l'omicidio fosse opera di Jack lo Squartatore; del resto qualche fatto strano che lo lasciasse supporre era avvenuto. Una delle ultime lettere anonime ricevute da un quotidiano a Londra diceva che lo Squartatore si sarebbe spostato dalla capitale. Inoltre il giorno della sparizione del ragazzo un sarto di Bradford, di nome Cahill, era tornato a casa con la moglie dopo alcuni giorni di assenza per partecipare a una festa e a un ballo, e al suo ritorno trovò la casa svaligiata e a soqquadro e l'unica rivendicazione fu un biglietto lasciato sopra a due coltelli incrociati che diceva:

Half past nine! Look out! Jack the Ripper has been here!


e sul retro recava la scritta:

I have removed down the canal side. Please drop in! Your truly, SUICIDE.



Tuttavia la polizia non si lasciò influenzare da questa suggestione e procedette all'arresto di William Barrett perché tutti gli indizi sembravano puntare contro di lui. A casa di Barrett fu trovato un coltello che doveva servire a tagliare il pane, ma che corrispondeva alle ferite inferte sul corpo di Johnny. Inoltre alcune testimonianze oculari parvero incastrarlo. Una ragazzina, la finestra della cui camera da letto affacciava su una stalla di proprietà del datore di lavoro di Barrett, disse di aver sentito rumori di arnesi metallici provenire dalla stalla nelle prime ore del 29 dicembre. Un altro testimone, un uomo di nome Dyer, riportò di aver visto Barrett nelle vicinanze della stalla il 27 dicembre con un fagotto tra le mani. Inoltre molti testimoni oculari dissero di aver visto Barrett con Johnny il 27 dicembre dopo l'orario in cui il bambino si sarebbe separato dal lattaio.

Barrett comunque fu scarcerato pochi giorni dopo perché i magistrati non trovarono sufficienti evidenze contro di lui. Il 16 gennaio William Barrett poté quindi tornare a casa.

L'inchiesta proseguì e dopo che il coroner presentò il suo rapporto, la giuria dispose di nuovo l'arresto di Barrett il quale venne rimandato a giudizio e giudicato da un Gran Giurì, ma anche in questo caso il verdetto fu di assoluzione.

Il caso di Johnny Gill resta ad oggi insoluto e neanche gli autori moderni concordano sul verdetto. Lo storico e medico Jan Bondeson, che ha trattato il caso nel suo volume Victorian Murders del 2017, sostiene che Barrett fosse un uomo rispettabile dalla vita normale, sposato da un anno e con un figlio, che non avrebbe avuto nessun interesse uccidere il suo giovanissimo collaboratore; per Bondeson quindi Barrett è innocente. Al contrario secondo la scrittrice Kathryn McMaster, autrice nel 2016 del libro Who Killed Little Johnny Gill?, Barrett sarebbe un sociopatico che commise il delitto perfetto e riuscì a scampare la condanna grazie ad abili avvocati.

È ormai impossibile che il mistero venga dipanato dopo oltre centotrent'anni dal delitto. L'unica cosa certa è che l'assassino di Johnny Gill non fu lo Squartatore di Whitechapel. La vittima è infatti molto diversa da quelle scelte da Jack lo Squartatore, ma lo è anche il modus operandi; infatti Johnny Gill venne dapprima rapito, poi ucciso in altro luogo, smembrato e abbandonato ancora in un'altra posizione. È probabile semmai che l'assassino, chiunque fosse, abbia voluto imitare lo stile di Jack lo Squartatore in modo da allontanare i sospetti da sé.

L'unica cosa purtroppo certa in questa intricata vicenda è che ormai questo orribile delitto rimarrà irrisolto e che il piccolo Johnny Gill non avrà mai giustizia.



Fonti:
  • Who Killed Little Johnny Gill? di Kathryn McMaster
  • Victorian Murders di Jan Bondeson

Nessun commento:

Posta un commento