Nel 1971 la Hammer Film Production ha portato sul grande schermo una libera reinterpretazione del romanzo di Robert Louis Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde intitolato Dr. Jekyll and Sister Hyde (tradotto in italiano come Barbara, il mostro di Londra).
Nel film il dottor Jekyll, lontanissimo dall'integerrimo medico del romanzo di Stevenson, è alla ricerca del siero della lunga vita e basa i suoi esperimenti su ormoni femminili, partendo dal presupposto scientifico che le donne vivono più a lungo degli uomini. Il dottor Jekyll prova la pozione di sua invenzione su di sé con l'effetto di trasformarsi in una bellissima donna malvagia a cui attribuisce il nome di Edwina Hyde (Barbara, nella traduzione italiana) e che spaccia per la propria sorella che usa il cognome del defunto marito.
Per continuare i suoi esperimenti Jekyll ha bisogno di sangue femminile. Dapprima commissionerà una serie di omicidi alla coppia di assassini formata da Burke e Hare (che nella realtà agirono in Scozia tra il 1827 e il 1828, mentre il film è ambientato in concomitanza con gli omicidi di Whitechapel); ma quando i due verranno presi e linciati dalla folla, Jekyll compirà gli omicidi da solo grazie al suo insospettabile alter ego femminile. Gli omicidi di Edwina Hyde verranno confusi dalla popolazione e dalla polizia con quelli coevi di Jack lo Squartatore e il dottor Jekyll verrà accusato di entrambe le sequenze di delitti.
Il film è quindi un pastiche tra il dottor Jekyll e Mr Hyde, Burke e Hare (a cui è ispirata un'altra novella di Robert Louis Stevenson, intitolata Il Trafugatore di Salme) e Jack lo Squartatore, con l'aggiunta della femme fatal.
Ovviamente va preso per quello che è: un'ora e mezza di divertimento senza pretese di storicità o contenuti. La trama è infatti praticamente inesistente e tutto il film è basato sul fascino di Martine Beswick (che nel decennio precedente era stata la Bond girl di Thunderball e Dalla Russia con Amore) che interpreta Edwina Hyde. Se approcciato con le giuste aspettative, il film è comunque godibile e si lascia vedere volentieri grazie anche a un'ottima ricostruzione della Londra vittoriana.