Anche la Dublino dell'età georgiana ebbe un pazzo sanguinario che si aggirava di notte per le sue vie mietendo vittime e sparendo nella nebbia: se il più celebre assassino della Londra vittoriana fu Jack lo Squartatore, il mostro che terrorizzò la capitale irlandese fu The Dolocher.
L'unica fonte su questa storia, che oggi appartiene al folklore irlandese, è un articolo del 24 novembre 1832 del Dublin Penny Journal, tuttora disponibile sul sito JSTOR. La storia narra che un assassino e stupratore seriale chiamato Olocher fu rinchiuso nella prigione di Black Dog, nell'odierno quartiere di Cornmarket vicino alla cattedrale di Christ Church. La notte prima del giorno in cui doveva apparire in tribunale, nel 1788, Olocher si suicidò nella sua cella e poche notti dopo un demone con testa nera da maiale cominciò ad aggirarsi per il penitenziario, aggredendo le guardie. Questi episodi si ripeterono per molti giorni, e una notte di una delle guardie furono trovati solo i vestiti, come se il mostro lo avesse divorato.
Il demone fu identificato con lo spirito di Olocher morto suicida e divenne noto con il nome di Dolocher (probabilmente dalla contrazione di The Olocher, diventato poi D'Olocher e infine The Dolocher).
Da allora numerose donne furono attaccate per le vie della città di notte, una di queste a causa dell'aggressione perse il figlio che portava in grembo. Una sera le autorità della città decisero di sterminare tutti i maiali che giravano per la città, che al tempo erano molti, in modo che l'assassino non potesse nascondersi tra di loro. La mattina seguente le strade furono pulite per evitare che le carcasse e il sangue causassero altro panico.
Dolocher sparì durante la primavera e l'estate, ma l'inverno seguente tornò a colpire tra le strade di Dublino. Una notte Dolocher scelse male la propria vittima, attaccando un fabbro che resistette all'assalto e stese l'aggressore. Una folla si raccolse intorno al mostro steso a terra e una volta tolta la maschera da maiale, Dolocher si rivelò essere la guardia penitenziaria che aveva lasciato solo i propri vestiti al suo posto. Una volta scoperto ammise di essere stato anche l'ideatore della mattanza dei maiali; lo scopo di tutta la messinscena era semplice: intendeva solo rapinare le sue vittime. L'uomo morì in carcere a seguito delle percosse del fabbro.
Negli anni la storia di Dolocher ha ispirato alcuni scrittori di thriller. Il primo di questi fu European P. Douglas che nel 2014 ha dedicato a Dolocher il primo volume della serie di thriller che vede protagonista il detective Alderman James; la seconda è stata Caroline Berry, autrice del romanzo The Dolocher del 2016 i cui protagonisti sono la farmacista Merriment O’Grady e il giornalista Solomon Fish.
È ovvio che parte della storia si perda nella leggenda; non si spiega ad esempio come la guardia abbia potuto fingersi morto per così tanto tempo e al contempo confondersi tra i vigilanti. Ma ogni leggenda ha la sua buona dose di punti oscuri e quella di Dolocher non fa eccezione.
Fonti aggiuntive:
L'unica fonte su questa storia, che oggi appartiene al folklore irlandese, è un articolo del 24 novembre 1832 del Dublin Penny Journal, tuttora disponibile sul sito JSTOR. La storia narra che un assassino e stupratore seriale chiamato Olocher fu rinchiuso nella prigione di Black Dog, nell'odierno quartiere di Cornmarket vicino alla cattedrale di Christ Church. La notte prima del giorno in cui doveva apparire in tribunale, nel 1788, Olocher si suicidò nella sua cella e poche notti dopo un demone con testa nera da maiale cominciò ad aggirarsi per il penitenziario, aggredendo le guardie. Questi episodi si ripeterono per molti giorni, e una notte di una delle guardie furono trovati solo i vestiti, come se il mostro lo avesse divorato.
Il demone fu identificato con lo spirito di Olocher morto suicida e divenne noto con il nome di Dolocher (probabilmente dalla contrazione di The Olocher, diventato poi D'Olocher e infine The Dolocher).
Da allora numerose donne furono attaccate per le vie della città di notte, una di queste a causa dell'aggressione perse il figlio che portava in grembo. Una sera le autorità della città decisero di sterminare tutti i maiali che giravano per la città, che al tempo erano molti, in modo che l'assassino non potesse nascondersi tra di loro. La mattina seguente le strade furono pulite per evitare che le carcasse e il sangue causassero altro panico.
Dolocher sparì durante la primavera e l'estate, ma l'inverno seguente tornò a colpire tra le strade di Dublino. Una notte Dolocher scelse male la propria vittima, attaccando un fabbro che resistette all'assalto e stese l'aggressore. Una folla si raccolse intorno al mostro steso a terra e una volta tolta la maschera da maiale, Dolocher si rivelò essere la guardia penitenziaria che aveva lasciato solo i propri vestiti al suo posto. Una volta scoperto ammise di essere stato anche l'ideatore della mattanza dei maiali; lo scopo di tutta la messinscena era semplice: intendeva solo rapinare le sue vittime. L'uomo morì in carcere a seguito delle percosse del fabbro.
Negli anni la storia di Dolocher ha ispirato alcuni scrittori di thriller. Il primo di questi fu European P. Douglas che nel 2014 ha dedicato a Dolocher il primo volume della serie di thriller che vede protagonista il detective Alderman James; la seconda è stata Caroline Berry, autrice del romanzo The Dolocher del 2016 i cui protagonisti sono la farmacista Merriment O’Grady e il giornalista Solomon Fish.
È ovvio che parte della storia si perda nella leggenda; non si spiega ad esempio come la guardia abbia potuto fingersi morto per così tanto tempo e al contempo confondersi tra i vigilanti. Ma ogni leggenda ha la sua buona dose di punti oscuri e quella di Dolocher non fa eccezione.
Fonti aggiuntive:
- Victorian London had Jack the Ripper, Georgian Dublin had the Dolocher
- Irish Ghosts di John J. Dunne (1999)
- The Dolocher: a legend of the Black Dog Prison, Dublin, da The Dublin Penny Journal, 1832
- The Dolocher, Dublin's Night Prowling Demonic Pig